L’intervento di Nucara alla John Mott/Lo studio come strumento di riscatto

Quel ponte fra gli Stati Uniti e la Calabria

Discorso in occasione della cerimonia di premiazione della John R. Mott Scholarship Foundation, Hotel La Principessa, Campora di San Giovanni (CS), 17 giugno 2011. Ogni anno l’avvocato Mario Mirabelli, presidente della Fondazione, distribuisce numerose borse di studio.

di Francesco Nucara

Caro Mario, Cara Michelle, Caro Peter, cari amici americani e cari, carissimi giovani calabresi. Forse non tutti voi sapete che la mia presenza qui oggi era del tutto incerta, a causa di un grave problema di salute che mi ha tenuto lontano per due mesi dalla mia vera passione: la politica.

Il mio cuore da un mese esatto ha ripreso la sua funzione e, benché convalescente, oggi ho voluto essere con voi, per manifestare la mia profonda gratitudine alla fondazione John Mott e la mia sincera e profonda amicizia al suo presidente Mario Mirabelli.La nostra riconoscenza verso il popolo americano, che ha mandato i suoi giovani figli a morire in terra italiana per liberarci dal cancro del nazi-fascismo, non si esaurirà mai.

Dopo l’attentato alle due torri gemelle di New York, nel mio studio ho appeso una bandiera americana con sopra stampata l’Edera, simbolo del mio partito, ma anche segno del legame profondo che ha contraddistinto l’amicizia di noi repubblicani italiani (che come sapete sono ben lontani dai repubblicani americani!) con gli Stati Uniti d’America.

E questo a cominciare dai rapporti tra Mazzini e Lincoln, per finire ai tanti rifugiati antifascisti che a New York fondarono la Mazzini Society, per poter fare il loro

dovere a fianco di un popolo amico.

Potete immaginare la mia gioia quando un giorno, passeggiando a Central Park, mi sono imbattuto nel busto di Giuseppe Mazzini! E potrei continuare con Sforza, Pacciardi ecc.

Non è un intervento di storia che intendo sviluppare. Qui tra noi c’è la signora Martha Hobbs.

La vita degli afroamericani è stata molto simile alla vita degli emigrati calabresi, non solo nel nuovo mondo, ma anche all’interno della nostra tanto amata Italia, che è stata spesso più matrigna che madre, in alcune regioni del Nord e ad opera di alcune classi sociali.

Il riscatto degli afroamericani si è realizzato con Obama presidente degli Stati Uniti.

Noi possiamo dire, e io non posso che ripetere quanto già detto, che la Calabria non è solo mafia ma è anche Panetta ministro della Difesa di Obama, è anche Mario Mirabelli con il suo grande studio di avvocato in Washington ed è anche Peter Caruso che dimostra quotidianamente il suo grande attaccamento alla terra natia.

L’elenco sarebbe lungo e non mi pare il caso di snocciolare nomi.

Cari giovani, esiste da sempre un solo e unico modo per riscattare la nostra antica sudditanza ai cosiddetti signori: lo studio.

La fondazione John Mott vi offre un’opportunità rara, di cui la Calabria intera dovrebbe essere grata. La Calabria politica come quella industriale, la Calabria della cultura come quella della tradizione.

Se sarete padroni della lingua inglese, sarete molto agevolati nella ricerca di un lavoro, scordandovi però, genitori e figli, che il lavoro lo troverete sotto casa!

Il mondo si è globalizzato e il lavoro si trova laddove c’è.

Non date retta alle sirene di chi vive agiatamente e con snobismo intellettuale vi dice che è utile che voi rimaniate nella terra natia.

Fatevi la vostra vita, e il futuro andate a cercarlo, non aspettate che arrivi da solo. Aspettereste inutilmente.

Alla Calabria sarete più utili se vi tornerete da uomini realizzati nelle loro legittime aspirazioni.

Ci sarà pure un motivo se, solo tra il 1951 e il 1971, 700.000 calabresi sono emigrati per trovare lavoro altrove. Un terzo dell’attuale popolazione calabrese è stato inghiottito da Paesi stranieri o da altre regioni che hanno fruito del loro lavoro per migliorare economicamente le condizioni della loro società.

Il fondatore della scuola di statistica in Italia, Corrado Gini, ha calcolato che gran parte della ricchezza degli Stati Uniti era dovuta alle emigrazioni europee tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Gli italiani si sono perfettamente integrati nella società americana.

Come dimostra lo stesso Gini con questo esperimento: prese i pesci del lago di Albano, nei pressi di Roma, e li portò nel lago del Michigan, dopo 10 anni non si distinguevano più i pesci italiani da quelli americani!

Allo stesso modo l’integrazione degli italiani con gli americani è stata totale ed è un grande orgoglio per noi sapere che la comunità italiana ancora oggi si organizza per ricordare le proprie origini.

Grazie caro Mario per quanto stai facendo per la terra dei tuoi padri, grazie per l’aiuto che profondi per questi giovani, grazie da parte mia certamente ma è un grazie che ti dovrebbe rivolgere tutta la Calabria.

Grazie alla tua cara Michelle che ti assiste con amore e grande sensibilità umana in questa opera meritoria che tu svolgi da anni in favore di questa terra tanto amata quanto maledetta.

Grazie agli amici americani che ti seguono in questo viaggio di soccorso culturale, ai tanti giovani calabresi cui stasera consegnerete le vostre borse di studio.

Giovani calabresi non sprecate questa occasione!

Non sappiamo se e quando vi si ripresenterà.

A voi l’onere e l’onore di mostrare che vi meritate tanto impegno da parte di Mario Mirabelli e della intera fondazione John Mott.